Battesimo: la comunità annuncia, celebra e accompagna …

Chi sono quei genitori che si affacciano alle nostre comunità per domandare il battesimo per i loro figli?

Questa la domanda dalla quale si è partiti lunedì 15 ottobre al Centro Famiglia di Nazareth all’interno del percorso di formazione tenuto dall’ufficio catechistico, l’ufficio liturgico e l’ufficio di pastorale familiare e rivolto a coloro che preparano i genitori che chiedono il Battesimo per i loro bambini.

Il primo laboratorio, condotto dall’equipe dell’ufficio catechistico, ha offerto una riflessione sul tema dell’Annuncio di una vita buona tenendo conto che per la maggior parte dei casi i genitori che domandano il battesimo sono adulti che hanno relegato il discorso di fede lontano dalla loro esistenza , dalla loro esperienza di vita e per questo bussano alle porte delle nostre comunità con un certo carico di imbarazzo e di senso di  inadeguatezza che li accompagna.

Al contrario nelle loro vite è accaduto qualcosa di straordinario, stanno sperimentando un amore improvviso che li ha raggiunticome un dono:  la nascita di un figlio, una Bella e Buona notizia che li ha resi padri e madre capaci di amore e di donazione completa. E’ in questo Passaggio di vita che la comunità cristiana può far risuonare il Vangelo della paternità di Dioe della maternità della chiesa.

E’ questo infatti uno, di quei momenti nella vita degli adulti  propizi, nei quali la domanda sul senso dell’esistenza si riapre ele persone si rimettono in gioco in verità.

Sono soglie di vita che diventano potenziali soglie di fede.

A questi adulti è indispensabile come anche il papa ci ricorda in EG. offrire un’accoglienza che ci porta ad uscire dai nostri spazi , dai nostri pregiudizi, per andare là dove sono i genitori con le loro storie di vita annunciando loro un Volto di Dio mai giudicante e sempre accogliente.

Nel secondo laboratorio è stato messo al centro, da d. Alberto Zironi il tema della celebrazione del Battesimo, nella comunità.

I partecipanti suddivisi in 4 gruppi, hanno lavorato sul rito secondo  la consegna” negli incontri di preparazione, con i genitori, quali immagini utilizzate per comunicare il valore del rito del Battesimo?”

Al termine dei lavori di gruppo d. Alberto ha ripreso il tema puntualizzando tre passaggi riguardanti il luogo, la preparazione dei genitori e i criteri per la scelta dei padrini e delle madrine facendo riferimento al documento  “Doni diversi nell’unico Corpo di Cristo” dell’Arcivescovo.

Infine nell’ultima serata d. M. Trevisan ha messo in luce quale stile deve assumere la comunità cristiana, imparando da Gesù, dal suo esempio quando si affianca ai discepoli di Emmaus; l’ affiancamento, l’ascolto senza giudizio, la provocazione, l’interpretazione dei vissuti, la demolizione degli idoli,  la lettura dell’esistenza a partire dalla Parola, il desiderio che si riaccende e la testimonianza sono gli atteggiamenti che ogni comunità parrocchiale deve far trasparire nell’incontro con chi domanda il Battesimo per i propri figli.

Molto apprezzato è stato il racconto che hanno fatto  due coppie, che da diversi anni svolgono questo servizio nella loro parrocchia, facendo emergere quanto questa esperienza sia arricchente per le loro vite.

Al termine di queste tre serate i partecipanti hanno espresso la loro soddisfazione:

  1. per la proposta formativa condotta a tre voci dagli uffici  catechistico-liturgico- familiare
  2. per la possibilità loro offerta, di una riflessione specifica  e di un confronto aperto tra gli  operatori  impegnati nel medesimo servizio
  3. per il nuovo orizzonte pastorale presentato

e il desiderio di poter continuare questo tipo di formazione.