«Iniziare alla fede è una bella sfida»

 

Cinquantacinque anni della parrocchia della Madonna Pellegrina, diacono dal 2005 e da oltre dieci anni all’interno dell’equipe, Andrea Bruni è il nuovo direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e guiderà la «squadra» composta da Gabriella Romano, Grazia Romano, Paola Pattaccini e Rosabianca Galli, oltre al gruppo di catechesi con l’arte. «Una scelta di continuità» si definisce Bruni, che assume l’incarico dopo che l’arcivescovo Castellucci ha guidato l’ufficio ad interim per circa un anno.

«In parrocchia, prima col catechismo poi con i corsi per fidanzati, sono sempre stato coinvolto in percorsi di catechesi – racconta Bruni –. Inizio questo nuovo servizio in un anno che mette al centro l’iniziazione cristiana, sulla linea tracciata dal vescovo Castellucci nella sua Lettera pastorale». Un testo al quale lo stesso Ufficio catechistico diocesano ha partecipato, come ha confermato Castellucci durante l’apertura dell’anno pastorale, e che accompagnerà l’attività dell’Ucd per i mesi a seguire: «Siamo a disposizione delle parrocchie per riflettere insieme sulla Lettera e farne risaltare i punti chiave. Come ha spiegato il vescovo, non esiste una formula magica né un metodo valido per tutti, ogni comunità deve sapere misurare i propri passi, attraverso un confronto con il parroco e il consiglio pastorale. Ciò che è davvero necessario è che le singole comunità raccolgano l’invito del vescovo, che inizino un

cammino ponendosi un orizzonte. La chiesa di Modena– Nonantola presenta una situazione molto variegata, ma non è il metodo a fare la differenza in un cammino di iniziazione cristiana, quanto piuttosto lo stile utilizzato e l’immersione nell’esperienza cristiana. Questo è un tratto fondamentale della Lettera “Se tu conoscessi il dono di Dio”: il passaggio dall’aspetto dottrinale a quello esperienziale ».

Un altro passaggio chiave del testo di Castellucci è il ruolo centrale dell’intera comunità nell’iniziare alla fede: «In molti casi già succede, solo che non ci si rende conto. E poi è uno scambio: chi evangelizza viene a sua volta evangelizzato. Tante parrocchie si stanno organizzando e ci hanno già contattato per promuovere incontri e momenti di riflessione. Uno strumento in più – aggiunge il nuovo direttore dell’Ucd – è rappresentato da una piattaforma web per condividere metodi e buone prassi che potrebbero essere utili ad altri gruppi. Non vuole essere un prodotto preconfezionato per fare copia– incolla, ma un collettore di modelli che mediati dall’esperienza possono funzionare. Si tratta ancora soltanto di un’idea, ma insieme al vescovo ci stiamo attrezzando per darle forma e metterla a disposizione di tutti».