Ecco un preziosissimo testo, edito nel 2004, di G.Bonaccorso, monaco benedettino e docente di Liturgia a Santa Giustina a Padova, che l’ufficio catechistico ha avuto il piacere di ospitare in due momenti, a settembre 2016 al convegno dei catechisti ” Il senso del rito. Ripensare i sacramenti per rinnovare l’annuncio” e a marzo 2017 all’interno de l percorso di formazione per accompagnatori degli adulti” Nicodemo” quando ha trattato il tema ” Il corpo credente”.
In entrambi i casi abbiamo potuto cogliere la sua sensibilità e la sua competenza e farne tesoro.
La riflessione che segue è attualissima. In essa è possibile scorgere una sorta di profetica anticipazione: è esplicitato infatti il concetto che papa Francesco esprime nella Esortazione apostolica Evangelii gaudium e cioè che il tempo è superiore allo spazio.
“Vi è una tensione bipolare tra la pienezza e il limite. La pienezza provoca la volontà di possedere tutto e il limite è la parete che ci si pone davanti. Il “tempo”, considerato in senso ampio, fa riferimento alla pienezza come espressione dell’orizzonte che ci si apre dinanzi, e il momento è espressione del limite che si vive in uno spazio circoscritto…”E.G 222
In Avvento, questo testo può aiutarci a ripensare il nostro rapporto con il tempo, in un orizzonte di gratuità e di attesa cristiana.