Due laboratori per prepararsi all’incontro cresimandi

 

 

 

In preparazione all’incontro dei cresimandi con il vescovo

(a cura dell’UCD)

 

 

1°LABORATORIO

 

DAVANTI ALLO SPECCHIO

sussidio di riferimento Eppur ci sono EDB  volume 1  )

 

 

Obiettivo: riconoscere il  proprio modo di essere, la propria personalità con pregi e difetti, per imparare ad accogliere se stessi così come si è poiché non esiste la personalità perfetta , quella da invidiare, quella da buttare.

 

 

 

SCHEMA

 

INTRODUZIONE 5′

L’animatore introduce il tema: ognuno di noi giocando i propri talenti, può immaginare un’esistenza originale.

 

 

 

PER ENTRARE IN ARGOMENTO 40′

 

L’animatore propone la seguente attività da svolgere in due momenti:

personalmente 10′    (ALLEGATO 1  cfr Eppur ci sono pag. 55-56-57)

in gruppo 30′ (ALLEGATO 2cfr Eppur ci sono pag. 57)

 

 

 

 

PREGHIERA FINALE 5′

 

Signore, ti chiedo aiuto perche in questo mondo è veramente difficile essere se stessL

avere un proprio stile,

pensare con la propria testa

ed essere limpidi davanti agli altri., senza maschere! Signore, aiutami a credere in te.

Aiutami a capire che tu sei con me,

che non ho bisogno di nessuna maschera per piacere agli altri, per essere felice!

La Bibbia dice che «mi hai creato come un prodigio»:

sono unico e speciale!

Aiutami a essere me stesso

con tutte le persone che incontro.

 

 

 

 

In preparazione all’incontro dei cresimandi con il vescovo

(a cura dell’UCD)

 

2°LABORATORIO

 

DAVANTI ALLO SPECCHIO

sussidio di riferimento Eppur ci sono EDB  volume 1 )

 

SCHEMA

 

 

Obiettivo: riconoscere il  proprio modo di essere, la propria personalità con pregi e difetti, per imparare ad accogliere se stessi così come si è poiché non esiste la personalità perfetta , quella da invidiare, quella da buttare.

 

 

PER ENTRARE IN ARGOMENTO 30

L’animatore introduce il tema: ognuno di noi giocando i propri talenti, può immaginare un’esistenza originale, un modo di essere differente dalle attese e dagli stereotipi imposti dalla cultura.

Attività da proporre al gruppo  Mt 25, 14-30  (ALLEGATO 3 cfr Eppur ci sono pag 68-69 )

 

 

IN ASCOLTO 15′

L’animatore  rilegge tutta la parabola dei talenti e  propone un commento (ALLEGATO 4)

 

 

PREGHIERA FINALE 5′

 

Mio Dio, donami di sognare,

perché i sogni sono il vero patrimonio dell’uomo.

Sognare non significa fantasticare o vivere sulle nuvole.

Sognare significa credere in un mondo nuovo,

aspirare a volare in alto,

desiderare che l’impossibile si realizzi.

Perciò donami grandi desideri,

grinta per cambiare è e forza per andare oltre.

Un uomo è grande quanto grandi sono i suoi sogni,

e dietro a ogni nobile impresa ci sta una grande utopia.

Ti prego con le stesse parole di Michelangelo,

il grande artista mai sazio di bellezza:

«Signore,fammi sempre desiderare

più di quanto sono in grado di realizzare».

Anche tu, Signore Gesù, hai sognato e ti sei battuto

per un mondo migliore e più fraterno:

che il tuo sogno diventi il mio stile

e il mio strumento di vita!

I ragazzi vengono aiutati a capire che ciascuno esiste come dono e che è bello esistere nella logica della gratuità.

 

 

ALLEGATO 4

Troppe volte paragoniamo la nostra vita a quella degli altri e ci domandiamo perché quello si e noi no. Pensiamo spesso che l’erba del nostro vicino sia sempre più verde, ma in realtà non sappiamo quasi nulla della vita degli altri, di quello che vivono, di quello che soffrono. Giudichiamo dall’esterno e viviamo arrabbiati pensando di essere dei figliastri e noi dei figli. Ci dimentichiamo che Dio dà “secondo le capacità di ciascuno”.Il vero problema non è fare la conta dei nostri talenti ma decidere che ne vogliamo fare. Passiamo la vita a invidiarci l’un l’altro, o a ragionare con la paura e quasi mai investiamo su ciò che siamo e su ciò che abbiamo. La santità non è guadagnare di più ma avere il coraggio di rischiare ciò che si ha. Se tu rischi ti comporti da figlio, se non rischi tu ragioni da servo che temendo la punizione si paralizza. Una vita con la paura della punizione ci trasforma in devoti inutili, ma la santità consiste nel diventare figli di Dio, non nel semplice stare alle regole. Se per paura dell’inferno fai una vita da santo, allora non hai capito che il bene andava fatto per amore e non paura.

don Luigi Epicoco