Carissimi fedeli,
Come avviene in altre Diocesi e come già alcune parrocchie fanno, propongo – dove è possibile e senza contravvenire alle disposizioni governative – di suonare le campane delle nostre chiese ogni sera alle ore 19: da domani, Solennità di San Giuseppe sposo di Maria, fino al 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore. Se vi saranno le condizioni, l’iniziativa potrà essere prolungata.
Un tempo “il suono dell’Ave Maria”, legato al tramonto del sole, segnava il momento nel quale si doveva rincasare e ci si preparava alla cena in famiglia. Alcuni ricorderanno anche l’inno “Odo suonar…”, una melodia molto orecchiabile di autore ignoto, che qualche volta si cantava in questa circostanza. Oggi i ritmi lavorativi e familiari sono molto diversi, ma in queste settimane di forzato ritiro domestico può essere bello ritrovare nelle case alcune occasioni nelle quali sentirsi parte di una comunità più grande, la parrocchia e la diocesi.
Al suono delle campane, la famiglia è invitata ad avviare una preghiera, che può essere anche il Rosario – nel giorno 19 marzo alle ore 21 sarà trasmesso in diretta da TV2000 per tutta la Chiesa italiana – oppure qualche altra preghiera tradizionale. Ne propongo una pensata per questa occasione. Se lo ritenete opportuno, dopo esservi consultati con i vostri collaboratori, divulgate liberamente questa comunicazione e/o la preghiera seguente:
Preghiera a Maria
Vergine del cammino, guida il nostro deserto quaresimale con il dono della speranza;
Promessa sposa di Giuseppe, donaci la fiducia di essere custoditi sempre dal Signore;
Madre del Figlio di Dio, spegni le nostre paure e accendi la lampada della risurrezione;
Donna del Calvario, accompagna sotto la croce gli ammalati, i sofferenti e le persone sole e fragili;
Regina degli Apostoli, continua ad implorare con noi, nel Cenacolo, il dono dello Spirito d’amore;
Immagine della Chiesa, regalaci uno sguardo capace di consolare i fratelli nel dolore e sostenere coloro che li curano.
Porta del cielo, accogli fra le tue braccia tutti quelli che oggi hanno concluso il loro pellegrinaggio terreno.
Ave o Maria…
Con profonda gratitudine.
+ Erio Castellucci
Modena, 18 marzo 2020