Cari catechiste e catechisti,
sono appena uscite le linee guida per la catechesi in Italia in tempo di Covid, abbiamo lavorato duro nei laboratori per esprimere il sentire ecclesiale, partendo dalle nostre esperienze ma confrontandoci anche con le nostre equipe.
Questo documento era previsto per il 15 settembre, e ringrazio davvero l’Ufficio Catechistico Nazionale per lo sforzo e la capacità di pubblicarlo con 10 giorni di anticipo.
Nel documento vengono proposte cinque trasformazioni pastorali che proverei a declinare in questo modo:
Calma sapiente
È il tempo di discernimento comunitario che necessariamente ogni comunità dovrà fare, in primo luogo sugli spazi disponibili in parrocchia e sul numero dei bambini; in secondo luogo sulla programmazione pastorale che deve avere al centro l’essenzialità.
Ritmi e risorse reali
È la sostenibilità dei progetti, dei processi per noi ma soprattutto per le famiglie. E’ alta la preoccupazione di dover rimanere in casa a causa di un semplice raffreddore, non tutti i genitori avranno la possibilità del lavoro agile, dobbiamo pensare anche a questa possibilità con dei percorsi sostenibili per tutti.
Cura dei legami
Fondamentale per la vita di ogni individuo ed anche quindi per la comunità, riportando l’esperienza, anche televisiva, del Vescovo di Pinerolo Mons. Derio Olivero che ha rischiato la morte a causa del Covid-19 dice: in quei momenti tutto è evaporato, sono rimaste solo la fede (in Dio) e le relazioni vere, i volti degli amici con cui ho costruito relazioni veramente importanti.
Immersione nel Kerygma
Già il nostro Vescovo nell’ultima lettera pastorale sulla Iniziazione Cristiana, ci ha sollecitato a mettere al centro della nostra catechesi il messaggio centrale, essenziale il kerygma
Vissuto Personale
Trovare spazi ecclesiali per la cura, l’ascolto e la narrazione di vita dedicati ad adulti e giovani, in modo tale che si possano offrire percorsi che nascono dalla vita e dalla quotidianità
diac. Bruni Andrea
Direttore Ufficio Catechistico